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Dopo una lunga carriera come modella artistica, Agostina Segatori, di origini italiane ma trasferitasi in giovane età a Parigi, apre, nell'aprile del 1885 un locale nella Rue Richielieu. Alla fine dello stesso anno, Agostina sposta il locale al n° 62 del Boulevard de Clichy.
Il locale, arredato con l'aiuto di Paul Gauguin, Norbert Goeneutte, Ludovic Némo (pseudonimo di Emile Bernard) e H. Tode, si caratterizza di tavolini a forma di tamburello che richiamano l'insegna e i costumi ciociari della padrona e delle sue dipendenti. Diventa ben presto un ritrovo per tutte le personalità artistiche del quartiere e non solo.
Nel 1891 il locale cambia nome (Cabaret de la Butte) e alla fine dell'anno successivo assume il nome di Bal des Quat'z'Arts a pochi passi dal Moulin Rouge (al n° 82 dello stesso Boulevard).
Inaugurato nel 1892, il locale Bal des Quat'z'Arts riuniva gli studenti di architettura, pittura, scultura e incisione.
Ogni inizio di primavera, in concomitanza con le feste di Carnevale, gli studenti dell'École nationale des beaux-arts organizzavano una grande festa (il cui ideatore fu Henri Guillaume, Grand Massier des Architectes) i cui partecipanti in costume, spesso, prendevano parte a riti orgiastici.
Nel 1893, il Moulin Rouge, dove questa festa aveva luogo, una certa Mona, modella artistica, avrebbe improvvisato, una sera, un ballo al ritmo di una lenta musica spogliandosi ad ogni gesto e inventandò, così, lo spogliarello.
A seguito di questo evento nacque la "Société générale de protestation contre la licence des rues" denunciando "l'atto di estrema gravità e di una impudenza inaccettabile...". Iniziò, dunuqe, un processo agli organizzatori del ballo da un certo Béranger, presidente della Lega per la difesa della moralità. Il giudice che trattò la causa chiese cosa fosse successo. Il ballo era l'unico luogo e fragente in cui le modelle potevano mostrarsi nude agli artisti che lì avevano occasione di sceglierle e non era certo luogo di riti orgiastici.
Risultato, il giudice, rassicurato e un po' anche divertito, condannò gli organizzatori a un'ammenda soltanto simbolica.
Immortalando questo episodio in una canzone "Marche des 4'zarts", E. Sano e Ed L. Casanova si sono presi gioco del sergente Béranger.
Tradizionalmente, da quel momento in poi, le forse dell'ordine cominciarono a partecipare alle feste organizzate nel locale, insieme agli studenti di medicina e a quelli dell'Accademia che, fino al 1968, studiarono l'anatomia umana sempre in compagnia di almeno un agente presente in sala.
In occasione di ogni festa presso il locale del Quat'z'Arts è stata realizzata una medaglia in bronzo che gli organizzatori indossavano al momento dell'evento.
Ogni anno, poi, la festa che veniva organizzata aveva un tema diverso e molto spesso il locale usufruì del talento dei suoi frequentatori artisti o studenti dell'Accademia per realizzare i biglietti di invito.
Nel 1964 (due anni prima che il locale chiudesse i battenti) in una canzone divertente e nostalgica allo stesso tempo, Georges Brassens cantava il funerale organizzato per celebrare la fine di questa tradizione studentesca.
Nel 1967 cominciano i primi problemi di organizzazione e gestione e nel 1968, gli eventi di maggio furono un ostacolo così insormontabile da costringere gli organizzatori a chiudere il locale.
Vincent Van Gogh - Agostina Segatori al Café du Tamourin
Con la nuova insegna
Il corteo del Bal des Quat'z'Arts davanti all'Ecole des Beaux-Arts, quai Malaquais, nel 1900
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