La maggior parte è collocata, con i suoi piccoli "botteghini a scatola" sul lungosenna destra del fiume, dal Pont Marie al Quai du Louvre e sulla riva sinistra, dal Quai de la Tournelle al Quai Voltaire.
La loro collocazione segue un rigido regolamento, redatto e firmato nell'ottobre del 1993 da Jacques Chirac.
Le "scatole" usate dai bouquinistes devono essere realizzate secondo un progetto approvato dall'Amminsitrazione comunale. La lunghezza massima dello spazio occupato non deve superare gli 8,60 m (a scatola chiusa, coperchio compreso). La lunghezza del singolo espositore non deve superare i 2 m e la larghezza deve essere massimo 0,75 m. Di altezza non devono superare i 2,10m dal suolo e non devono intralciare il bordo del muretto che costeggia il fiume.
La tradizione dei bouquinistes iniziò nel XVI° secolo con piccoli commercianti ambulanti collocati vicino al fiume. Nel 1649, però, una delegazione di librai lamenta la scorretta concorrenza di questi "negozi portatili" e il potere del sovrano legifera, attraverso le licenze temporanee, la vendita all'aperto.
L'emblema tradizionale dei bouquinistes è una lucertola appoggiata su una spada: la lucertola simboleggia il libraio che cerca di vendere i propri libri sotto il sole; la spada rappresenta il desiderio per la nobile professione di libraio a cui era stato dato il privilegio di indossare la spada.
Il termine "libraio" appare nel dizionario dell'Accademia di Francia nel 1789. Nel 1859, le concessioni furono definitivamente consolidate e i librai con licenza fissa poterono stabilirsi in punti fissi della città in punti fissi.
Un'incisione che riproduce gli effetti del ciclone del 10 settembre 1896 che distrusse gran parte degli espositori dei bouquinistes del Quai de Grands Augustins
"Les bouquinistes de la Seine" di Édouard Leon Cortès
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