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25 maggio 1902, Smilov - 5 gennaio 1990, Praga
E' stato un pioniere della fotografia d'avanguardia nella Repubblica Ceca e un membro dell'associazione Devětsil (Butterbur) composta da artisti e fotografi cechi artisti d'avanguardia.
Dal 1917 al 1920, Rössler studiò nell'atelier di un famoso fotografo ceco, František Drtikol. In seguito lavorò nello stesso atelier anche come tecnico di laboratorio. Alla sola età di 21 anni, inizia la collaborazione con il teorico dell'arte Karel Teige che gli affidò, fin da subito, il compito di creare il layout tipografico per le riviste Pásmo, Disk, Stavba e ReD (Revue Devětsilu). Nel contempo, dedicandosi con dedizione a questo lavoro, Rössler continua ad approfondire la conoscenza dei metodi fotografici. Nelle sue opere, infatti, utilizzò diverse tecniche fotografiche: il fotogramma, il fotomontaggio, il collage e non ultimo il disegno. All'inizio della sua produzione, è innegabile che il fotografo si fece influenzare dal Cubismo e dal Futurismo, ma tentò anche di discostarsene creando le prime fotografie "astratte". Nel 1923, Rössler entra a far parte dell'associazione d'avanguardie Devětsil.
Nel 1925, lavora come fotografo nel teatro Osvobozené divadlo di Praga e collabora come fotografo commerciale con la rivista pittorica Pestrý týden. Successivamente, per motivi di studio, abbandona la sua terra per recarsi a Parigi.
Nel 1927, Rössler si trasferisce a Parigi con la moglie Gertruda Fischerová. Inizialmente si concentra sulla fotografia commerciale, collaborando allo studio sperimentale di Lucien Lorell; lavora su commissione per aziende importanti come la Michelin e Shell. Ma nonostante tutto ciò gli permettesse un tenore di vita abbastanza agiato, Rössler trova più interesse nella "vita di strada" di Parigi che influenza, poi, indubbiamente, il suo futuro soggiorno in città e il suo operato. Prende parte a diverse manifestazioni documentando il tutto con foto di elevata qualità, ma viene arrestato ed espulso dalla Francia nel 1935. La causa di questa decisione fu, da quanto si dice, il suono troppo tedesco del suo cognome.
Dopo il suo ritorno da Parigi, Rössler e sua moglie presero residenza a Praga. Qui il fotografo aprì un piccolo atelier fotografico, ma le difficoltà connesse alla gestione dello studio lo condussero ad anni di inattività. Per quasi due decenni la produzione di Rössler si fermò.
Nel 1950 riprende le sue attività precedenti e continua a sperimentare con la macchina fotografica e le diverse tecniche fotografiche. Crea i cosiddetti "prizmata" (prismi), fotografie scattate con un prisma birifrangente; sperimenta la solarizzazione e esplorato le possibilità dell'effetto Sabatier.
traduzione e integrazione di http://en.wikipedia.org/wiki/Jaroslav_R%C3%B6ssler
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