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DIY - Skull


Questo non è un vero e proprio DIY, ma credo che ai miei lettori possa piacere quindi indico le corrette istruzioni per creare uno skull.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIrNm5o06Qbjh-ctC_-APm8Zt5fANXDNnPrarlrrLMXvwvw-70G4fCVXQXrXxj9d1_-goNBDu4y8WLdMQxT0Y7cpDHi-qLqS4qZ3kidSicIKU-b1SEqwLlZmEiaGv9o6vhkLEc4fqqL3kp/s1600/skull72.jpg

Scaricate il PDF da qui e stampatelo su un cartoncino rigido. Qui potete trovare il sito dal quale ho fatto il download.

Seguite le indicazioni scritte in alto nel pdf.


E tagliate come da foto. Le superfici rosse vanno completamente eliminate.


Piegate secondo le indicazioni (linea unita piega interna; linea tratteggiata piega esterna)


Osservate con attenzione il disegno che spiega come inserire il perno a sezione triangolare per muovere la mandibola.


Inserisco una mia modifica. Ho bucato con un ago il cranio e ci ho passato un filo per poi poterlo appendere.


Ed ecco il risultato.

C'è anche la versione steampunk da scaricare qui.

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DIY - La collana


Eccomi di nuovo con un breve e facile DIY per tutte le ragazze (e anche ragazzi, perchè no, che vogliono fare un regalo) che, come me, collezionano da anni le catenelle delle etichette dei jeans come queste:


Ed ecco l'occorrente:

- catenelle dei jeans (quante ne volete per ottenere la lunghezza che desiderate)
- "perline" lunghe
- colore oro in spray

Disponete tutte le catene su un piano per confrontare le lunghezze e decidere quali usare.
Nella foto qui sotto vedete le catenelle già tutte colorate in oro. Per farlo ho semplicemente usato il colore oro in bomboletta spray (quello che si usa per gli oggetti natalizi) e le ho spruzzate.


Scegliete le migliori e della giusta lunghezza.


Procuratevi delle "perline" (non so come chiamarle, in realtà sono stata fortunata e ho trovato questi "tubicini" a sezione quadrata leggermente ricurvi nella lunghezza che non mi sono lasciata scappare).
Fanno molto Anni '20!


Inseriteli nelle catene che avete, prima, unito tra loro. Ho scelto di usare questo tipo di catena perchè in sostanza è già predisposta una chiusura.


Ha poca importanza il fatto che le l'elemento in metallo non stia fisso; l'effetto, a me, piace comunque molto.


Ed ecco il risultato finale. La collana può anche essere rigirata due volte o allungata. O anche arricchita con un pendaglio.


Non esitate a contattarmi per sapere dove ho comprato gli elementi in oro metallizzato. Il mio fornitore non è segreto!
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L'evoluzione di Parigi 2ª parte

Proseguo con le mappe scaricabili gratuitamente da questo sito, per osservare l'evoluzione di Parigi nel corso dei secoli, dal 360 alla fine degli Anni '30.


Nel 1615


Nel 1643


Nel 1652


Nel 1657


Nel 1705


Nel 1736


Nel 1740


Nel 1750
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Si chiude per ferie

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilTLOfuCQLkuxDBaj8YkAMKchLpk6bCyPZVyEvng_ybyx9ZjZNrU1HF3bcNTs0nGjYkTX0s_3ckPObtG_OG9AxhH2nTUFeCLU_PZGTTXT-E8JeWXwWGnHJjTyPIwR8AMttNlxUIX69xGH1/

A presto!



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Achilles Gildo Rizzoli

http://artbrut.at/kunst/wp-content/uploads/2012/08/Rizzoli.jpg

E anche quest'anno ho visitato la Biennale. Ne parlerò più avanti.
Ora vorrei presentare questo artista outsider (almeno per il suo tempo) che ho (ri)scoperto avendolo messo nel dimenticatoio dopo i miei studi universitari.

1896–1981

Nato nel Marin, California, Rizzoli visse la maggior parte della sua vita a San Francisco dove si impiegò come architetto.
Durante tutta la sua vita, la sua arte non venne mai realmente riconosciuta e solo dopo la sua morte un gruppo di disegni venne alla luce.
I progetti di Rizzoli mostravano un'immaginaria esposizione mondiale (più conosciuta come "Y.T.T.E.", cioè "Yield To Total Elation"). Nei disegni erano inclusi anche ritratti della madre (che gli sopravvisse fino al 1937) e dei bambini del vicinato, rappresentati sottoforma di edifici neo-barocchi.

Rizzoli pubblicò un racconto "The Colonnade" nel 1931 con lo pseudonimo di Peter Metermaid.

La sua vita venne rappresentata anche da un film, dal titolo "Yield to Total Elation: The Life and Art of Achilles Rizzoli."

https://encrypted-tbn2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRvnU-Ckmg3IfuDqk5D7RUOwpYnbWIIfyzp-kih64QNAQGAOyZ3ZA

http://www.spamula.net/blog/i30/rizzoli3.jpg

http://www.ecrivains.org/IMG/jpg/AGR-2.jpg

http://www.abcd-artbrut.net/IMG/jpg/RIZZOLI1801.jpg

http://www.amesgallery.com/ArtistPages/Rizzoli/AGR-P-02.jpg
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Il Biltmore Hotel

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Come spesso capita, mi sono ritrovata a dover prendere tristemente atto che i più bei locali storici non esistono più.
Documentandomi su New York, ho voluto fare una breve ricerca per immagazzinare più notizie possibili riguardo il periodo che amo di più e riviverli casomai ci potessi andare.

Causa la mia ignoranza in materia, mi sono ostinata per più giorni a voler cercare di prenotare una camera al Biltmore Hotel, edificio in perfetto stile anni 20, insomma, il mio hotel ideale.
Qui Francis S. Fitzgerald pernottava spesso con la sua Zelda e qui scrisse "Myra Meets His Family"; qui J. D. Salinger scrisse "The Catcher in the Rye". Qui dovevo pernottare io!
E invece scopro che non esiste più e che al suo posto oggi c'è la sede della Banca Centrale d'America.
E dunque, l'unica cosa che mi resta da fare, è parlarne nel mio blog.

Il Biltmore Hotel si trovava tra la 43rd strada e Madison Avenue.


Costruito dalla Società ferroviaria di New York, l'Hotel era parte integrante del vicino Grand Central Terminal (nella mappa sopra, lo si vede segnalato dall'icona del treno).
I suoi architetti, Warren e Wetmore lo progettarono come un edificio poi definito "sontuoso e imponente".
Un giardino interno all'italiana,una immensa sala da ballo e una stazione interna privata gli permissero di essere considerato uno dei migliori hotel del periodo, sia per le modernità che lo caratterizzavano che per i servizi offerti ai suoi ospiti.

Il Biltmore fu spesso frequentanto da Francis S. Fitzgerald e in tempi diversi, da J.D Salinger. Entrambi gli scrittori lo resero sfondo e ambientazione di alcuni dei loro romanzi.

Il treno che lo raggiungeva, invece di entrare al Grand Central Terminal, deviava fino alla famosa "Kissing Room" come veniva chiamata la hall sotterranea dell'hotel per accogliere i passeggeri. Da qui un ascensore trasportava i clienti al piano superiore e alla corte. Le decorazioni erano talmente uguali dal Grand Central che la maggior parte non si accorgeva di essere in un altro edificio.

La grande sala da ballo, chiamata The Cascades, era situata al 22° piano e il giardino all'italiana tra le due torri, d'inverno, diventata una grande pista da pattinaggio.

Storicamente questo hotel ha un grande valore: da qui Henry Ford provò a porre fine alla Prima Guerra Mondiale nel 1915.
Qui il 4 agosto 1916 venne firmato il Trattato in cui la Danimarca cedette, per una ingente somma di denaro, le Isole Vergini agli Stati Uniti.
Qui dal 6 all'11 maggio 1942, diciotto Capi di Stato si incontrarono per istituire il Mandato britannico per la Palestina.

Nel 1981 Il Biltmore Hotel venne abbattuto e al suo posto nacque, dalle sue ceneri, la Banca Centrale d'America e oggi è tutto quello che ci è rimasto.

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https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpIqxF9GzxQejvnUDOe-w0n5fkTHX7QTTQLl6JCM_8vwtI6J8Y5UIe1RA6kC7NBp-3bL0xRXAAvTjItLLsJvJ38OgfS2-bEZOs4kAHLbKEekkyDVfP_wGOdEuP9Y4bkHKc53Lj0VAnz-WS/s1600/LIB2661.jpg

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2e/Hotel_Biltmore,_New_York_1914.jpghttp://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2e/Hotel_Biltmore,_New_York_1914.jpg

http://www.cardcow.com/images/set391/card00783_fr.jpg

http://collections-static-2.mcny.org/Doc/MNY/Media/TR3/d/a/3/2/MNY21991.jpg

http://www.nyc-architecture.com/IM-111002/110927-GON041-04.jpghttp://www.nyc-architecture.com/IM-111002/110927-GON041-04.jpg

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La Banca d'America oggi
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L'evoluzione di Parigi 1ª parte


Nel 360

Documento, con mappe scaricabili gratuitamente da questo sito, l'evoluzione di Parigi nel corso dei secoli, dal 360 alla fine degli Anni '30.


Nel 508


Nel 1180


Nel 1422


Nel 1530


Nel 1550


Nel 1575


Nel 1609
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