E' un film del 1946 diretto da Howard Hawks, interpretato da Humphrey Bogart e Lauren Bacall.
Il titolo si riferisce alla morte (che è un "grande sonno") e non è citato in nessuna battuta del film, bensì è la frase finale del romanzo di Raymond Chandler dal quale è stato tratto il film.
Nel 1997 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Il detective Philip Marlowe (Bogart) è assunto dal generale Sternwood per scoprire chi ricatta la figlia minore Carmen per i suoi debiti di gioco: ma il caso è più complesso, e viene coinvolta anche la figlia maggiore Vivian (Bacall). Deciso a fare luce sulla scomparsa del giovane Sean Regan, entra in un'atmosfera morbosa di complotto e seduzione tra ricatti, omicidi, furti e bische clandestine, che non ha uguali nella storia del genere.
La storia è molto complessa, con numerosi personaggi, ed a una prima lettura risulta quasi incomprensibile, anche perché per sceneggiarla vennero fusi due racconti diversi di Chandler, intensificandone l'intreccio senza un attimo di sosta, quasi una metafora del caos che regna nel mondo metropolitano odierno.
Il finale è entrato nella storia del genere. Marlowe, con Vivian, sono riusciti a dare appuntamento al capo del racket Eddie Mars in una sua stessa casa, della quale Marlowe possiedeva la chiave, giocando di anticipo. Il detective sa che fuori dalla casa lo attendono gli scagnozzi dell'uomo per cui, pur intrappolato, decide di sparare allertandoli e poi costringe Mars ad uscire per primo minacciandolo con altri spari: non farà in tempo ad aprire la porta che una raffica di mitra lo fredderà.
http://it.wikipedia.org/wiki/Il_grande_sonno
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