Nancy, 18 agosto 1858 - Sétif, 15 febbraio 1943
Figlio di un disegnatore che ha lavorato per la fabbrica di ceramiche gestito dal padre di Emile Gallé, Victor Prouvé è nato a Nancy nel 1858. Molto presto ha mostrato una forte predisposizione e un dono per il disegno. Da studente si reca a Parigi per frequentare il corso presso l'Ecole Nationale des Beaux-Arts.
E' al Louvre che subisce un vero shock "estetico": Veronese, Michelangelo e altri maestri guidare la sua passione verso i contemporanei come Manet, Renoir e Degas. Iscritto presso la bottega di Cabanel, ha perfezionato la sua tecnica, ma la frequentazione di Puvis de Chavannnes lo segna completamente.
A 24 anni fa finalmente fa il suo debutto con il ritratto di Madame Galle e le sue figlie.
Dopo una serie di ritratti (MySet Wiener, la violinista Louis Hekking) viene accolto con favore dalla critica.
Nel 1888 scopre i colori caldi della Tunisia, la cui luce lo affascina letteralmente e gli permette di ridefinire l'arte, che guadagna in potenza.
Di ritorno a Parigi ha lavorato instancabilmente per dei pannelli decorativi, come al Circolo dei Voluttuosi dell'Inferno di Dante. E' in questo periodo che incontra Emile Gallé, dodici anni più anziana di lui, con la quale aveva legato sin dai tempi in cui suo padre lavorava per la fabbrica di ceramiche di Saint Clément.
Gallé gli commissiona progetti e vasi (Orfeo che supplica di Euridice, ecc ...).
E 'un periodo ricco ed emozionante in cui il contributo di Prouvé è fondamentali per quella che verrà poi chiamata Art Nouveau.
Gli vengono commissionati medaglioni per il grande salone dell'Hôtel de Ville de Nancy, che decorano la scalinata di Issy-les-Moulineaux, il soffitto della Prefettura di Meurthe-et-Moselle e soprattutto la decorazione eccezionale per la Sala del Municipio del XI arrondissement di Parigi.
Viaggia in Gran Breatagna dove conosce i colori freddi e melliflui delle alghe della costa atlantica. E' qui che comincia a dedicarsi all'incisione (Ritratto di Charles Sadoul, Maria Prouvé alla finestra ...).
Scultore (Lorraine grato al Presidente Carnot), rilegatore ammirevole, incisore, orafo non c'è nulla che le mani di Prouvé non sappiano lavorare, limare, scalfire.
Questi anni di maturità sono anche quelli in cui si mette in discussione, a volte per la riduzione o la rassegnazione e accetta, anche per ragioni economiche, la direzione della Ecole Nationale des Beaux-Arts di Nancy.
Morì a Setif dove aveva raggiunto sua figlia nel 1943.
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