http://severinosaccardi.blogspot.it/2010/05/riflessioni-controccorrentenel-giorno.html
Mi sento di non dover più spiegare l'importanza di questa giornata che già l'anno scorso avevo ampiamente spiegato qui, ma voglio riportare un articolo del quotidiano L'Unità che riprende il profondo discorso del Segretario generale della CGIL, Susanna Camusso appena andato in onda su RaiTre.
Il record senza fine della disoccupazione giovanile, il dramma giornaliero delle aziende che chiudono. Ci sarebbe ben poco da festeggiare per questo Primo maggio. Eppure proprio da Cgil, Cisl e Uil ieri è partito un messaggio di unità e speranza con la prima riunione unitaria degli Esecutivi delle tre Confederazioni dal lontano 12 maggio 2008 e il via libera all’accordo sulla rappresentanza. Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti questa mattina si ritroveranno per festeggiare la festa del lavoro a Perugia, città scelta per ricordare Daniela e Margherita, le due impiegate della Regione barbaramente uccise lo scorso 6 marzo nel palazzo del Broletto, per mano di un imprenditore che si tolse la vita subito dopo. «Priorità Lavoro» è lo slogan scelto e a tenere il cartello ci saranno i lavoratori alle prese con le innumerevoli crisi dell’Umbria: dalle acciaierie Ast di Terni alla Nestlè Perugina, dal Polo Chimico ternano alla ex Merloni di Nocera Umbra. Ma ci saranno anche le lavoratrici e i lavoratori del commercio e del terziario (in sciopero contro le aperture dei negozi nel giorno della Festa dei Lavoratori) e quelli del pubblico impiego, così come le pensionate e i pensionati, i giovani precari e gli studenti. L'appuntamento è alle ore 10 in Largo Cacciatori delle Alpi (Piazza Partigiani), da qui il corteo si muoverà verso via Luigi Masi, poi viale Indipendenza, piazza Italia, Corso Vannucci, fino ad arrivare in piazza IV Novembre per il comizio conclusivo dei tre segretari generali. Ieri mattina invece i vertici di Cgil, Cisl e Uil si sono ritrovati all’auditorium dell’Inail per discutere e approvare un documento comune che lancia una piattaforma condivisa e, come anticipato da l’Unità, fissa per sabato 22 giugno «una grande manifestazione nazionale a Roma» a conclusione di una mobilitazione che partirà sui territori dall’11 maggio.
Il valore dell’unità sindacale ritrovata è stato rimarcato da tutti i protagonisti. «Contro avversari e nemici, torniamo uniti confermando che il sindacalismo italiano è grande riferimento e certezza per i lavoratori e l’accordo sulla rappresentanza è l’energia per far funzionare le relazioni sindacali», ha esordito Bonanni. «La crisi ha spinto i sindacati a convergere, ora dobbiamo indicare delle soluzioni ai problemi dell'economia e convenire a cose essenziali da far fare alla politica», ha proseguito Angeletti, «completando l’insieme delle regole che sostiene il sistema delle relazioni sindacali, regole trasparenti, chiare e democratiche». Dal canto suo Susunna Camusso ha specificato che «le divisioni del passato non si possono nascondere, ma quelle ferite si superano solo costruendo un punto più avanzato. Non si risolve tutto con l’accordo sulla rappresentanza e chi lo pensa lavora per il contrario: si tratta semplicemente di un meccanismo che dà cogenza agli impegni che un organizzazione prende». E alludendo alla sfuriata di Giorgio Cremaschi, unico contestatore dell’accordo che non è stato fatto parlare perché il suo intervento non era fra i previsti, ha detto: «Fare regole certe costa fatica: avremmo qualche notorietà in più gridando al tradimento, ma durerebbe poco perché non risolveremo i nostri problemi». E chiudendo ha ribadito: «È finita la stagione delle divisioni, abbiamo seguito il bisogno di unità che c’è tra i lavoratori, dobbiamo ricostruire la coscienza collettiva per dare gambe ai nostri obiettivi ripartendo dalla democrazia e dalle regole».
Nel documento varato Cgil, Cisl e Uil chiedono il «rifinanziamento della Cig in deroga, il completamento dell’effettiva salvaguardia degli esodati», di «ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e alle imprese che faranno assunzioni nel prossimo biennio, destinando automaticamente a tale scopo le risorse derivanti da un’efficace lotta all'evasione fiscale, reato di cui va sancita la natura penale». Sulla rappresentanza «Cgil, Cisl e Uil convengono di definire con Confindustria (il 6 maggio è già previsto un incontro) un accordo che regoli la rilevazione e la certificazione della rappresentatività basata sull’incrocio tra iscritti e voto proporzionale delle Rsu». I sindacati convengono di definire un accordo che preveda «la titolarità della contrattazione nazionale per le organizzazioni firmatarie che raggiungano il 5% della rappresentanza per ogni contratto. Gli accordi saranno definiti dalle organizzazioni che rappresentano almeno il 50% più uno della rappresentanza e dalla consultazione certificata dei lavoratori, a maggioranza semplice, le cui modalità attuative saranno stabilite dalle categorie (e qui le interpretazioni già divergono, ndr) per ogni singolo contratto».
http://www.unita.it/italia/1-maggio-festa-lavoro-sindacati-cgil-cisl-uil-bonanni-camusso-angeletti-perugia-concerto-san-giovann-1.497886
Volevo concludere ricordando che la Camusso ha anche citato l'ignoranza di chi ingiuria e discrimina il nostro Ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge, primo e vero simbolo di tolleranza e sensibilità all'integrazione, al passo coi tempi e con la cultura.
Concetti, questi, evidentemente sconosciuti ai Leghisti.
http://insiemearaimondo.wordpress.com/2011/04/29/1%C2%B0-maggio-il-pd-inaugura-la-nuova-sede-di-verres/
http://www.cobaspisa.it/festa-del-1-maggio-a-lari/
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