Ho scoperto da un po' di tempo questo gioco per pc (anche per PS3 e xbox).
E' inquietante e nonostante la grafica possa apparire scarna e povera, il gioco è accattivante e coinvolgente. E' difficile e a volte cervellotico.
Vi riporto una delle tante recensioni che troverete nel web.
Un istante. Un respiro. Un battito. Passa molto poco dalla fine della nostra vita al risveglio dopo la morte. O almeno così sembrerebbe. Non sappiamo dove finiremo, ma sappiamo che la nostra sorellina non è più qui, è altrove, è dove i bambini non battezzati vanno dopo la morte: nel Limbo. E' qui infatti che finiamo, nel luogo di transizione tra il fiume Stige e le rive dell'Inferno, nell'innocente e ingenuo intento di salvarla da qualcosa più grande di noi. Si è suicidata solo poco tempo fa: dobbiamo trovarla e portarla via da questo luogo disperato.
Controllando su due dimensioni il nostro innominato protagonista fanciullo, stilizzato nella sola ombra di sé stesso, affronteremo strani mostri e situazioni tanto inquietanti quanto surreali. I comandi sono semplicissimi e niente vi si aggiunge durante l'intero corso del titolo: croce o analogico per muoversi, A per saltare e X per interagire. Tanto è bastato a Deadplay Games per rinfrescarci la memoria su quanto contino le buone idee nello sviluppo di un videogame. Se in un primo momento Limbo pare un'avventura senza tempo, da gustarsi in ogni dettaglio e dotata di una narrazione solo accennata ma di grande impatto, ben presto ci accorgiamo invece che la sua struttura muta, orientandosi verso un'impronta più affine al puzzle game, ma strutturata come un itinerario lineare, ben preciso, che non lascia troppo spazio a molte divagazioni. Mentre procederemo nelle desolate e monocromatiche lande dell'oltretomba, incapperemo in diversi elementi che, se usati nel giusto ordine e al giusto momento, ci permetteranno di andare avanti nello schema. Le ambientazioni, pur cercando di variare dalla foresta iniziale, muovendosi verso un ambiente più urbano e decadente, fondamentalmente rimangono molto simili tra loro per tutta la durata del gioco. Comunque le casse, i tronchi, le corde, i fossi da superare e le creature da sconfiggere diventano ascensori, piastre ad inversione di gravità, enormi ingranaggi e strani marchingegni che fanno ruotare lo schermo. Un tipico puzzle di Limbo vedrà tutti gli elementi di un livello, magari unici e dunque che non risaltano subito all'occhio, convergere insieme verso la soluzione, sempre basata nella sostanza sul tempismo e sull'ordine corretto d'interazione di ciascun oggetto. Molte situazioni richiederanno anche l'uso del buon vecchio "pensiero laterale", e dunque dovremo interagire con gli stessi elementi usati in precedenza ma sempre in maniera diversa, e quasi mai direttamente nell'ordine in cui appaiono o nel luogo o per lo scopo a cui sembrano adibiti. Una fisica di gioco ben implementata, anche se semplice, svolge un ruolo cruciale nell'interazione e molte situazioni richiederanno un buon uso dei diversi elementi in congiunzione con essa. Procedendo per i diversi livelli, non separati da niente se non da un salvataggio automatico, si perde purtroppo il senso mistico di esplorazione dell'ignoto della spaesante e morbosamente fascinosa prima parte del titolo, mentre viene invece lasciato molto più spazio a situazioni estreme in cui con pochissimi elementi dovremo risolvere enigmi a prima vista impossibili. Questo, sia ben chiaro, non è né un pregio né un difetto di Limbo, ma riflette semplicemente la volontà degli sviluppatori di concentrarsi sul gameplay e non sull'impatto emotivo che la semplice trama suscita nel cuore del giocatore. La nostra opinione è che avremmo desiderato un'introspezione maggiore del personaggio e del mondo che attraversa, data la brusca fine del gioco e la totale mancanza di un qualsiasi indizio che potrebbe far riflettere sulle implicazioni del delicato concetto alla base del viaggio di Limbo. Peccato che al giocatore, una volta terminati gli schemi, non rimanga nient'altro che un grosso punto interrogativo irrisolto.
http://www.everyeye.it/xbox360/articoli/limbo_recensione_11916
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