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Buon Anno, Bonne Année, Happy New Year, Fröhliches Neujahr!

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Tino Giardini 2ª parte

Con mio grande piacere, poco tempo fa ho ricevuto molta documentazione riguardo il pittore Tino Giardini. Ringrazio la direttrice dell'Archivio Bioiconografico e dei fondi storici della Soprintendenza alla Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma che gentilmente mi ha inviato tutto il materiale. Invia tramite...
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"Le crépuscule du soir" da "Les fleurs du mal" di Charles Baudelaire


Ho ritrovato un vecchio libro e oggi approfitto per condividere qui una bella poesia di Charles Baudelaire che mi è molto piaciuta.



Buona lettura!
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Buon Natale, Joyeux Noël, Merry Christmas, Fröhliche Weihnachten!

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Il Casone di Valle Zappa

Valle Zappa è una delle valli da pesca della Laguna Sud, situata nel territorio di Campagna Lupia e raggiungibile oltre che via mare, anche via terra, percorrendo la statale Romea. In questo paesaggio affascinante si allevano le anguille, i branzini, e le orate che compriamo al mercato di Rialto e negli altri mercati ittici del Veneto....
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"Modigliani Scultore" al MART di Rovereto


Sabato 18 dicembre ha aperto la mostra "Modigliani Scultore" al MART di Rovereto (TN).
Ovviamente non potevo mancare e, come cerco sempre di fare, il primo giorno io ero là.

Come sempre il MART è un Museo davvero sensazionale. L'ho visitato già altre volte in occasione di altre mostre e ogni volta tornarci è sempre un gran piacere.
Nonostante non ami molto le architetture moderne, nel MART non ci si sente oppressi dal cemento, dal bianco, dalla "tecnologia". Sembra, piuttosto, di entrare in una grande casa con tante scale che ti conducono ai diversi piani e il tutto accompagnato dalla gentilezza delle guide, dei ragazzi guardasala, dai commessi dello shop e dalle molte iniziative piacevoli (questa volta c'erano degustazioni gratis per gli ospiti del museo) che indubbiamente rendono ancora più gradevole la visita in un luogo di cultura.

Ma parliamo della mostra. Sarò di parte (anzi, indubbiamente), ma davvero sono restata senza parole.
Ho visto e rivisto le teste e le cariatidi di Modigliani mille volte su tutti i libri che ho, ma non me le sarei mai immaginate così. Sono gigantesche rispetto a quello che mi aspettavo e di una perfezione certosina.
La pietra, per la maggior parte calcarea (e quindi facilmente lavorabile), rende ancora di più l'idea della linea, la stessa linea che si riscontra nei disegni e nelle bozze appese alle pareti e sapientemente illuminate da piccoli faretti che rendono l'atmosfera calda e un po' mistica.

Interessantissimo è stato anche l'accostamento con altre sculture (alcune non le conoscevo) di altri artisti e di diverse epoche.
E le maschere africane sono qualcosa di davvero sensazionale. E' forte, come ben si sa, l'influenza che le teste di Modigliani hanno subìto dalle maschere del continente nero ed è ancora più forte, camminando tra le sale del museo, la piena comprensione di come Parigi, a inizio secolo, doveva essere la culla di incontro e di nascita di tante teorie artistiche.

Mi è mancato il fiato davanti a tutte le sculture di Modigliani, ai disegni (uno in particolare è molto interessante: pieno di annotazioni e conti matematici), ma mi sono emozionata anche davanti ad "Adamo ed Eva" di Costantin Brâncuşi, uno degli scultori che amo di più in assoluto.
Con mio grandissimo piacere c'erano anche alcune tele dell'artista livornese, anche una tra le più belle, il "Ritratto di Elena Pavlowski". E ho rivisto con piacere il "Ritratto del pittore Frank Haviland" (si trova permanentemente esposto alla Guggenheim di Venezia).

Una mostra stupenda, il MART stupendo (come ho scritto nel libro degli ospiti all'entrata).
Qualcosa di indimenticabile.

Grazie al MART e al mio ragazzo che, fedelmente, mi accompagna e mi segue nelle mie "avventure artistiche".




Testa di donna, 1912


Testa di donna, 1911-13


Testa, 1911-12 ca.
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Preparazione della tela e dei metalli per la pittura da cavalletto, dall' "Abecedario pittorico" di Maria Bazzi


Un altro capitolo: Fondi per la pittura da cavalletto e loro preparazione. Le tele e i metalli.


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Rrose Sélavy

Rrose Sélavy, o Rose Sélavy, era uno degli pseudonimi dell'artista Marcel Duchamp. Il nome, un gioco di parole, suona come il francese frase "Eros c'est la vie", che si traduce come "eros, è la vita". Spesso è stato anche letto come "arroser la vie" ("brindare alla vita"). Il personaggio di Sélavy emerse nel 1921 in una serie di fotografie...
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Chana Orloff

E' una pscultrice figurativa. Nata in Ucraina nel 1888, Chana emigrò insieme alla sua famiglia in Israele nel 1904 e nel 1905 si stabilì a Giaffa, dove trovò un lavoro come sarta. Successivamente entra a far parte del movimento operaio Hapoel Hatzair. Dopo cinque anni nel paese, le viene offerto un posto di insegnante di taglio e cucito...
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