Il Lapin Agile è un famoso cabaret di Montmartre, situato al numero 4, Rue des Saules.
Fondato nella metà del XIX secolo e acquistato da Aristide Bruant nel 1913, fu uno dei luoghi privilegiati degli artisti bohemien del primo Novecento come Pablo Picasso, Max Jacob passando per Roland Dorgelès, Francis Carco e Pierre Mac Orlan. Il locale oggi è ancora aperto.
Il quartiere di Montmartre, fino alla fine del XVIII secolo, a seguito della costruzione di un muro di divisione con la città, divenne residenza di agricoltori e dogana per il passaggio delle merci in entrata a Parigi (in particolare su vino). Divenne, però, anche un'area dedicata al divertimento. Nella seconda metà dell' '800 proliferano molti locali e cambaret come Le Chat Noir, Le Moulin Rouge e tanti altri.
La zona era abitata da una popolazione molto varia e disomogenea, a volte pericolosa: prostitute e i loro sfruttatori, ladruncoli, assassini, disertori, anarchici.
In origine, dal 1869, era chiamato "Cabaret des Assassins". La tradizione racconta che il cabaret abbia ricevuto questo particolare nome perché una banda di assassini fecero irruzione e uccisero il figlio del proprietario. O fose, si dice, il nome deriva solo da stampe di assassini famosi (Ravaillac, Troppmann, ecc) appese alle pareti.
Il cabaret era già frequentato da più di venti anni quando, nel 1875, l'artista Andre Gill dipinse sulla facciata del locale la lepre che diede poi il nome al cabaret.
Il dipinto ritrae una lepre che salta fuori da una pentola; ben presto i residenti del quartiere cominciarono a chiamare il locale "lapin à Gill" (la lepre di Gill, l'artista). Il coniglio, molto probabilmente, è un autoritratto dell'artista che aveva partecipato alla Comune, ma che era riuscito, furbescamente, a sfuggire alla repressione che ne seguì.
Nel corso del tempo il nome si è evoluto in "Cabaret Au Lapin Agile" (forse anche ad indicare la rapidità dell'animale nel saltare fuori dalla pentola).
Acquistato nel 1886 da una ex ballerina di cancan, Adele Decerf (soprannominata "mère Adele"), la padrona si libera dei suoi clienti più dubbi e lo rende un caffè-concerto dal nome "A ma campagne"
Chi lo frequentava era anche cliente dello Chat Noir; personaggi famosi come Charles Cros, Alphonse Allais e Jehan Rictus venivano qui. Anche il cantante Aristide Bruant diventa un regolare cliente e spesso si accompagnava al pittore Henry de Toulouse-Lautrec e Georges Courteline.
A cavallo del ventesimo secolo, il Lapin Agile è stato il posto preferito per gli artisti e scrittori, tra cui Picasso, Modigliani, Apollinaire e Utrillo.
Per la sua posizione vantaggiosa, alle spalle e leggermente a nord-ovest del Sacré-Coeur, il locale si trovava nel cuore artistico della Parigi di inizio secolo.
Il cabaret fu anche ritrovo di personaggi molto discutibili come fruttatori, eccentrici e "outsiders", anarchici locali, studenti del quartiere latino e anche benestanti borghesi che cercavano, qui, un momento di svago lontano dalla città e in tutta segretezza.
Nei primi anni del Novecento, la mère Adele vende il locale a Berthe Sébource, che si è trasferì lì con sua figlia, Marguerite Luc (soprannominat Margot e futura moglie di Pierre Mac Orlan.)
Nel 1903, le donne si unirono a Frederick Gerard, più noto con il nome di Père Frédé. E' grazie a lui che il Lapin Agile diventerà un luogo chiave per gli artisti bohémien di Montmartre
Père Frédé aveva portato con sè il suo asino (Lolo), la sua scimmia, il suo cane, il suo corvo e il suo topo bianco.
Cantava ballate sentimentali e canzoni, accompagnandosi con il violoncello o la chitarra. Soprattutto, egli non esitava ad offrire cibo e bevande agli artisti squattrinati, in cambio di una canzone, un quadro o una poesia.
Aristide Bruant, ancora un cliente abituale del Lapin Agile, fa amicizia con il padrone, e quando nel 1913 l'edificio viene inserito nell'elenco di costruzioni da demolire, l'ho comprato e lascia le père Frédé a gestione del locale.
Le Lapin Agile, dunque, si consolida come luogo di ritrovo e culla di nuove correnti artistiche.
Pablo Picasso nel 1905 dipinge un olio su tela dal titolo "Au Lapin Agile"; il dipinti ha contribuito a rendere questo cabaret famoso in tutto il mondo.
Un altro artista che catturò sulla tele il profilo del locale fu Maurice Utrillo.
Nel 1993, il comico americano Steve Martin, ha scritto una commedia, "Picasso at the Lapin Agile" che ebbe grande successo a Chicago, Los Angeles e nel resto degli Stati Uniti. Il dramma rappresentato un incontro immaginario tra Pablo Picasso e Albert Einstein al Lapin Agile.
Oggi, molte persone visitano il locale, si siedono alla panca di legno dove per decenni hanno dormito gli artisti più disagiati, ma anche più famosi.
Visto da Bernard Buffet
Visto da Maurice Utrillo
Visto da Pablo Picasso
3 commenti:
Immagino che Lei abbia letto il bel libro di Fernand Olivier...Complimenti per il post.
Purtroppo l'ho cercato a lungo, ma non l'ho trovato e mi sono arresa (e mi sono comprata un altro libro ;-p ). Dovrò mettermi nuovamente alla ricerca; effettivamente manca una fonte importante per documentare la storia de "Au Lapin Agile".
Avevo sentito, o letto, un'altra storia sul nome di questo Storico Locale.
Deriverebbe dal fatto che si volesse mettere in risalto che l'insegna l'avesse dipinta Andre Gill: "il, (elle) a peint A. Gill" da cui deriverebbe "l'a peint a. gill" e poi "Lapen agile"
Sapete se questa storia è vera, potrebbe esserlo, o è proprio falsa.
Vi ringrazio -
Andrea Peggion (Loro Ciuffenna - Arezzo)
Posta un commento