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Subito scrivo questo post per rendervi partecipe della mia "scoperta".
Alla Biennale di quest'anno ho potuto ammirare un artista che subito ha attirato la mia attenzione.
Il Padiglione dell'Austria merita una visita attenta. Qui, infatti, tra corridoi stretti e lunghi strutturati in blocchi di cartongesso sollevati da terra in modo tali da chiudere lo spazio verso l'alto e lasciare ad altezza della vita il vuoto, si sviluppa un percorso tortuoso e, direi, quasi malinconico che termina in ogni "braccio" con una tela dell'artista Markus Schinwald.
In ognuna di esse si ritraggono giovani uomini e donne ognuno caratterizzato da particolari "apparecchi" applicati al corpo.
Non so purtroppo niente di questo giovane artista, ma indubbiamente il Padiglione austriaco è quello che mi ha maggiormente colpito.
Ne posto qui alcune immagini.
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2 commenti:
Questo artista evidentemente lavora su quanto di "artificiale" perturba la nostra visione del corpo umano. I ritratti ottocenteschi con tutte quelle protesi "d'antan" sono particolarmente inquietanti. ho trovato un'altra opera di Schinwald alla Tate Modern di Londra, Bob, nella collettiva The World As a Stage :http://weblogart.blogspot.com/2008/02/world-as-stage.html
Grazie Tamcra per il tuo riferimento.
Sono indubbiamente inquietanti, ma devo essere sincera, la prima impressione che mi hanno trasmesso è stata quella di farmi riflettere su quanto l'ingegno umano riesca (quasi sempre) a risolvere ogni cosa.
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