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La Scuola di Parigi


Il termine viene utilizzato per indicare il gruppo di artisti non francesi che visse e lavorò a Parigi nel periodo precedente allo scoppio della Prima guerra mondiale e che diedero vita al Postimpressionismo, al Cubismo, Fauvismo. Tra questi bisogna ricordare, non solo artisti non francesi come Pablo Picasso, Marc Chagall, Amedeo Modigliani, Piet Mondrian ma anche altri francesi come Pierre Bonnard e Henri Matisse.

Molti di questi artisti continuarono ad operare a Parigi anche nel periodo del primo dopoguerra e a loro si aggiunsero Jean Arp, Robert Delaunay, Sonia Delaunay, Joan Miró, Constantin Brâncuşi, Raoul Dufy, René Iché, Tsuguharu Foujita e Chaim Soutine e che diedero vita a nuovi stili compreso il Surrealismo e il Dadaismo.

Questi artisti erano accomunati da:

    * il fatto di vivere e lavorare a Parigi,
    * uno spirito di sperimentazione formale,
    * l'interesse per l'arte primitiva, la scultura negra e cicladica,
    * l'ammirazione per l'opera di Paul Cézanne,
    * l'estraneità a movimenti o gruppi particolari,
    * rapporti di amicizia e scambio intellettuale,
    * un certo atteggiamento "boheme", se non addirittura "maudit" (maledetto).

Sotto la generica sigla di “Scuola di Parigi” si raccolgono alcune figure di artisti che non aderirono alle correnti che imperavano nel mondo artistico della Parigi dell'epoca ma che giunti a Parigi, si alimentarono dalla sua atmosfera e dai contatti con i numerosi pittori che popolavano i quartieri degli artisti e che davano vita a fecondi dibattiti nei numerosi locali pubblici parigini. Gli artisti della “Scuola di Parigi” sono figure singolari, che portarono avanti un proprio stile personalissimo e condussero anche uno stile di vita particolare. Sullo sfondo il quartiere di Montparnasse di Parigi e il noto edificio denominato Ruche, (l'alveare) per quella sua conformazione che consentiva di ospitare numerosi atelier di artisti, che spesso vi vivevano addirittura, in una sorta di completa simbiosi tra vita e arte.

L'esperienza cronologicamente si colloca all'inizio del secondo decennio del 1900, molti artisti amavano ritrovarsi nei caffè per scambiarsi le idee sul modo di fare arte, e spesso nascevano da questi scambi i nuclei principali di tendenze che diedero luogo alle grandi rivoluzioni artistiche di tempi successivi.
Molti di loro condividevano anche uno stile di vita privo di regole che contribuì alla diffusione dell'immagine del pittore folle, e geniale, che animò il panorama artistico della Parigi dell'epoca.

Soutine, Chagall, Modigliani, furono senza dubbio alcune delle personalità più interessanti, voci fuori dal coro che comunque con le novità amavano confrontarsi e che realizzarono opere che sono entrate a far parte della storia dell'arte.

L'esperienza di Amedeo Modigliani è emblematica di quale fosse il clima instauratosi a Montparnasse. La sua figura ha ispirato anche una recente produzione cinematografica che propone la vita artistica di chi popolava la Ruche.
Grande amico di Modì fu Soutine, originario della Lituania e giunto alla Ruche nel 1913. Anche lo stile di questo pittore era particolare ed originalissimo. Soutine aveva un carattere schivo e amava la solitudine. Le sue opere si distinguono per una violenza cromatica portata all'eccesso e il tratto è fortemente espressionista.
I dipinti denotano inoltre una volontà di riversare sulla tela tutto il proprio vissuto in un modo che si avvicina sia a Van Gogh che ai Fauves.

Infine, parlando della scuola di Parigi non si può non menzionare Chagall, pittore russo giunto a Parigi nel 1910. Le sue opere sono molto apprezzate per il carattere visionario e sognante e per i soggetti che spesso ritraggono coppie volanti e innamorate, sospese in un mondo colorato e fiabesco. In realtà nei suoi dipinti è spesso profusa la sua malinconia e la nostalgia per il suo paese d'origine. Marc Chagall non perse mai la memoria della sua terra e delle sue tradizioni popolari ebraiche e riversò questi contenuti nelle sue opere. Determinante per la genesi di molti quadri fu inoltre l'incontro con la donna della sua vita, Bella Rosenfeld, che l'artista dipinse più volte. Emblematico in tal senso è il dipinto dal titolo “la passeggiata” del 1918. Qui i protagonisti sono proprio l'artista e la sua compagna che si libra nell'aria come un aquilone, lasciando sullo sfondo una dolce rappresentazione di Vitebsk, altro motivo ricorrente nei dipinti di Chagall.

Il termine "École de Paris" è stato ripreso all'indomani della seconda guerra mondiale, per indicare un vasto raggruppamento di artisti astratti operanti a Parigi. Questi artisti muovono i primi passi negli anni '30 e '40 in ambito figurativo. I loro primi riferimenti artistici sono la grande tela Guernica (1937) di Pablo Picasso ma, soprattutto, la figura di Georges Braque. Dopo la guerra si dedicano a un processo di dissoluzione formale sulla base di un desiderio di semplificazione e rinnovamento. Questo processo li porta a superare la figurazione e ad approdare a forme diverse di astrazione.
Alcuni artisti conservano almeno in parte un legame con la matrice naturalistica originaria. È il caso di Jean Bazaine, Roger Bissière, Olivier Debré, Maurice Estève, Charles Lapique, Alfred Manessier, Pierre Tal Coat e Maria Elena Vieira da Silva.
L'evoluzione di un altro gruppo di artisti li porta a sviluppare una pittura con risvolti gestuali o materici, tale per cui si possa parlare di vera e propria pittura informale. È il caso di Hans Hartung, Gérard Schneider, Pierre Soulages, Raoul Ubac e Zao Wu Ki.

I maggiori rappresentanti sono:

    * Alfred Aberdam (1894 - 1963)
    * Michel Adlen (1898 - 1980)
    * Jankel Adler (1895 - 1949)
    * Alexandre Altmann (1885 - 1934)
    * Isaac Antcher (1899 - 1992)
    * Alexis Arapoff (1904 - 1948)
    * Moses Bagel (1908 - 1995)
    * Max Band (1900 - 1974)
    * Benn (1905 - 1989)
    * Henryk Berlewi (1894 - 1967)
    * Arbit Blatas (1908 - 1999)
    * André Blondel (1909 - 1949)
    * Maurice Blond (1899 - 1974)
    * Boris Borvine Frenkel (1895 - 1984)
    * Federico Cantú (1907 - 1989)
    * Esther Carp (1897 - 1970)
    * Marc Chagall (1887 - 1985)
    * Jacques Chapiro (1887 - 1972)
    * Béla Czobel (1883 - 1976)
    * Isaac Dobrinsky (1891 - 1973)
    * François Zdenek Eberl (1887 - 1962)
    * Eugène Ebiche (1896 - 1987)
    * Willy Eisenschitz (1889 - 1974)
    * Henri Epstein (1891 - 1944)
    * Alexandre Fasini (1892 - 1942)
    * Aizik Feder (1885 - 1943)
    * Alexandre Frenel (1899 - 1981)
    * Otto Freundlich (1878 - 1943)
    * David Garfinkiel (1902 - 1970)
    * Simon Glatzer (1890 - 1945)
    * Georges Goldkorn (1907 - 1961)
    * Jacques Gotko (1899 - 1944)
    * Léopold Gottlieb (1883 - 1934)
    * Samuel Granowsky (1889 - 1942)
    * Nathan Grunsweigh (1880 - 1943)
    * Aron Haber Beron (1908 - 1933)
    * Alice Halicka (1884 - 1975)
    * Henri Hayden (1883 - 1970)
    * Alexandre Heimovits (1900 - 1945)
    * Philippe Hosiasson (1898 - 1978)
    * Max Jacob (1876 - 1944)
    * Raymond Kanelba (1897 - 1960)
    * Georges Kars (1882 - 1945)
    * Michel Kikoine (1892 - 1968)
    * Jésékiel Kirszenbaum (1900 - 1954)
    * Isis Kischka (1908 - 1974)
    * Moïse Kisling (1891 - 1953)
    * Ismak Kogan (1898 - 1943)
    * Arthur Kolnik (1890 - 1972)
    * Sigismond Kolos-Vary (1899 - 1983)
    * Chana Gitla Kowalska (1907 - 1941)
    * Nathalie Kraemer (1891 - 1943)
    * Roman Kramsztyk (1885 - 1942)
    * Pinchus Krémègne (1890 - 1981)
    * Zygmunt Landau (1898 - 1962)
    * Léopold-Lévy (1882 - 1966)
    * Rudolf Lévy (1875 - 1944)
    * Ossip Lubitch (1896 - 1990)
    * Jacob Macznik (1905 - 1945)
    * Mané-Katz (1894 - 1962)
    * Louis Marcoussis (1878 - 1941)
    * Marevna (1892 - 1984)
    * Jacob Markiel (1911 - 2008)
    * Maurice Mendjizki (1890 - 1951)
    * Sigmund Menkès (1896 - 1986)
    * Jerzy Merkel (1881 - 1976)
    * Grégoire Michonze (1902 - 1982)
    * Adolphe Milich (1884 - 1964)
    * Abraham Mintchine (1898 - 1931)
    * Amedeo Modigliani (1884 - 1920)
    * Simon Mondzain (1887 - 1979)
    * Mela Muter (1876 - 1967)
    * Vladimir Naïditch (1903 - 1981)
    * Maxa Nordau (1897 - 1991)
    * Jules Pascin (1885 - 1930)
    * Isaac Païles (1895 - 1978)
    * Robert Pikelny (1904 - 1986)
    * Joseph Pressmane (1904 - 1967)
    * Sam Ringer (1918 - 1986)
    * Isaachar Ryback (1897 - 1935)
    * Jacinto Salvado (1892 - 1983)
    * Zygmund Schreter (1886 - 1977)
    * Lasar Segall (1891 - 1957)
    * Simon Segal (1898 - 1969)
    * David Seifert (1896 - 1980)
    * Marcel Slodki (1892 - 1943)
    * Soutine (1894 - 1943)
    * Marc Sterling (1895 - 1976)
    * Marek Szwarc (1892 - 1958)
    * Kostia Terechkovitch (1902 - 1978)
    * Lazare Volovick (1902 - 1977)
    * Abraham Weinbaum (1890 - 1943)
    * Joachim Weingart (1895 - 1942)
    * Leon Weissberg (1894 - 1943)
    * Léon Zack (1892 - 1980)
    * Eugène Zak (1884 - 1926)
    * Faïbich-Schraga Zarfin (1900 - 1975)
    * Gabriel Zendel (1906 - 1992)

http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_di_Parigi
http://www.artdreamguide.com/_hist/ecole-paris.htm
http://www.fotoartearchitettura.it/storia-arte-contemporanea/la-scuola-di-parigi.html


Jules Pascin


Maxa Nordau


Simon Mondzain

7 commenti:

VenetiaMicio ha detto...

Voici un billet très intéressant et qui me touche beaucoup.
C'était le début des années 50, et mon Père avait un petit atelier de fabrication (il était bottier)proche de la Ruche. Donc j'allais avec ma petite soeur, jouer dans cet espace mi-atelier, mi-jardin.
Nous connaissions certains artistes et notamment un sculpteur qui venait parfois manger à la maison, la vie était difficile, et je pense qu'il ne mangeait pas tous les jours à sa faim.
Plus tard, adulte j'y suis retournée avec Ange, nous avions un ami peintre et sculpteur, Vito Tongiani Italien de Massa-Carrare. Il n'habitait pas dans le bâtiment qui ressemble à une ruche et de style Eiffel, mais dans les autres constructions qui sont dans les jardins...un peu à la campagne et si proche de l'effervescence de la ville, juste une grande grille à passer !
youpi je suis arrivée enfin à passer mon message
bises
Danielle

Chez Edmea ha detto...

Je t'envie toujours, Danielle!

Beniakrik ha detto...

Un blog qui me touche de très près:Arbit Blatas
Marc Chagall,Ossip Lubitch,Mané-Katz,Zygmund Schreter,Marc SterlingàKostia Terechkovitch
Pinchus Krémègne,Vladimir Naïditch et d'autres que vous n'avez pas cités, étaient les habituels fréquentateurs de la maison de mon oncle Volovick rue Jules Chaplain , où il vivait avec sa femme Lya Grjebina et sa belle-soeur Irina Grjebina et où j'ai vécu toutes mes bienheureuses années de lycée ( avant les "sauvageries" de mai 68, qui n'avait rien de joli, mais qui était le fruit des "fanullones" riches " indemoniati da troppo grasso"!comme dit le proverbe russe).

Une petite remarque , en bon français, il serait juste d'écrire
un certo atteggiamento "boheme" (pour la vie d'artiste!)
non "bohemienne" (pour bohémiens, tziganes, roms etc!)

Chez Edmea ha detto...

Je vous remercie pour votre correction.
J'ai fait toute de suite!

C'est très intéressant ce que vous m'avez dit. Quand j'aurai plus d'infos, j'écrirai un post sur les artistes que vous m'avez indiqué.
Suivez mon blog pour le moment; j'attend des nouvelles et intéressantes histoires.

Merci

Beniakrik ha detto...

Grazie. Manca il caffe "Le Select" altro luogo di incontri degli artisti russi di Montparnasse e il ristorante "Dominique".
Lei vive a Venezia, a quello che mi pare ? La più bella città d'Italia (che brutte idee di mettere in mezzo le sue piazze i "mostri" delle ultime "Biennale"!). In verità, Napoli, dove mi trovo, non è servita meglio con il "Madre" e le "installazioni" in vari posti.

Chez Edmea ha detto...

No, purtroppo non vivo a Venezia. Ho studiato lì, ma vivo tra i monti.
Con il tempo, scriverò anche del café Le Select e del ristorante Dominique.

Purtroppo non sempre la Biennale "sforna" artisti meritevoli. E spesso questi ultimi non trovano molto spazio.

A presto

Beniakrik ha detto...

Ha ragione...il merito è poco premiato visto che ci sono artisti di talento che non riescono a vivere!

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