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La Ruche

http://commons.wikimedia.org/wiki/File:La-ruche-2-montparnasse-paris-1918-amedeo-modigliani.jpg

E' un luogo artistico dove dal 1902 si alternano artisti di tutto il mondo. Situato nel quartiere Vaugirard ai confini di Montparnasse  al 2, Passagge de Dantzig, la Ruche è una vecchia struttura a forma poligonale che con i suoi numerosi atelier ha dato ospitalità a molti dei più grandi pittori scultori e mosaicisti dei primi anni del novecento. La struttura fu acquistata dal Mecenate e scultore Alfred Boucher, durante la demolizione dell'esposizione universale di Parigi del 1900 e la fece ricostruire al 15 arrondissement che all'eopca era la campagna di Parigi.
L'idea di Alfred Boucher (1850-1934) era quella di aiutare gli artisti poveri, ma ricchi di talento, che arrivavano a Parigi da ogni parte del mondo e offrire, ai residenti, i modelli e uno spazio espositivo. L'inaugurazione avvenne nel 1902 e fu chiamata La Ruche (in italiano l'alveare) perché la struttura piena di finestre e di atelier con artisti al lavoro ricordava appunto l'alveare delle api.
Chi abitava alla Ruche doveva pagare un bassissimo affitto che quasi mai i giovani artisti pagavano, ma Alfred Boucher non ha mai sollecitato e cacciato nessuno. Alcuni artisti che vi hanno abitato: Alexander Archipenko, Amedeo Modigliani, Marc Chagall, Lorenzo Viani, Leger, Soutine, Kremegne, Kikoine, Zadkine, Epstein, Marie Vorobieff Marevna, Diego Rivera, Ardengo Soffici, Lipchitz, Marcel Damboise, Luigi Guardigli (mosaicista), Leonard Leoni, Vitaliano Tarabella e molti altri.
La Ruche durante la Seconda Guerra Mondiale è andata in declino e al momento del boom immobiliare del 1968, ha rischiato la demolizione. Ma grazie ad un comitato a difesa della Ruche con Marc Chagall presidente onorario e altri 30 artisti tra cui Renato Guttuso  e un magnate è stato riacquistato il terreno e fatto dono allo stato francese creando una fondazione nazionale, quindi intoccabile. La Ruche non è aperta al pubblico, anche se dall'esterno vale solo una visita.

http://it.wikipedia.org/wiki/La_Ruche

Posto qui di seguito due immagini per me preziose tratte da un volume che ho cercato a lungo ("La Ruche et Montparnasse" di Jeanine Warnod). Si indicano con grande precisione gli ateliers abitati dagli artisti. Non me ne voglia l'autrice, ma il suo libro è un sapere prezioso da condividere.



Ultimi aggiornamenti

 


La lanterna della cupola riutilizzata alla Ruche, ma proveniente dal Padiglione Russo.







Il cancello d'entrata riutilizzato a La Ruche, ma costruito, in realtà, per il Palais de la Femme



Jacques Chapiro


Chaim Soutine


Jacques Yankel


Nel mese di settembre 2003, il Café La Coupole ha organizzato all'interno delle sue sale una bella esposizione dove diversi artisti hanno mostrato al pubblico la loro "rivisitazione artistica" de La Ruche.


























Dupuy-Berberian, Montparnasse 1920


François Avril


Edmond Baudoin


Nicolas Vial

2 commenti:

VenetiaMicio ha detto...

Mais vous êtes une grande amoureuse de Paris, de Montparnasse. Avez-vous eu l'occasion de pénêtrer à la Ruche ?
Petite fille,dans les années 50, j'y allais tout le temps et c'était le jardin où je jouais. Certains artistes venaient manger chez mes parents...
Plus tard j'ai eu un ami italien, de Massa Carrare, peintre et sculpteur qui y habitait et j'ai revu la Ruche des années 80, un peu changée, restaurée mais toujours aussi agréable.
Votre blog est vraiment passionnant
à bientôt
Danielle

Chez Edmea ha detto...

J'adore Paris et Montparnasse en particulier. Ma passion vient de mes études (j'ai étudié art àl'Université Ca' Foscari de Venice) et mes lectures (comme vous aurez compris, Amedeo Modigliani est mon artiste préféré). Quelle chance vous avez eu à "vivre" la Ruche! C'est un lieu qui me fascine beaucoup. Je suis à la recherche d'informations sur d'autres endroits comme ça à Paris au début de 1900, mais la Ruche reste la plus fascinante. Malheureusement je suis allé là-bas, mais ce jour-là elle a été fermé.
Merci pour les compliments. J'espère que vous suivez encore mon blog.
Ce que je publie est tout ce qu'est de mon intérêt(mes passions, mes amours).C'est mon petit univers parallèle dans lequel je voulais vivre.
Excuse moi pour mon pauvre français.

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