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"Il Fuoco" di Gabriele D'Annunzio


Sto terminando la lettura del romanzo "Il Fuoco" di Gabriele D'Annunzio.
Un romanzo che mi è subito piaciuto, forse perchè ambientato a Venezia, o forse perchè il modo di scrivere di D'Annunzio mi piace molto (le sue parole inventate ed entrate nel vocabolario, le sue descrizioni auliche, ecc.).

Voglio ripercorrere in questo post i luoghi visitati dai protagonisti del romanzo, Stelio Effrena e la sua amata, la Foscarina (che altro non sono Gabriele D'Annunzio e Eleonora Duse).

Vi consiglio di leggerlo e di accompagnarlo alla visione di queste immagini.

Palazzo Ducale


"La gondola rasentò il fianco possente del Palazzo Ducale, compatto in guisa d'un masso unico lavorato da scalpelli abili a trovar melodie come i plettri dei musici".


La chiesa di Santa Maria della Salute


"Emergeva su la sua propria ombra glauca il tempio ottagonato che Baldassare Longhena trasse dal Sogno di Politilo, con la sua cupola, con le sue volute, con le sue statue, con le sue colonne, con i suoi balaustri, sontuoso e strano come un edificio nettunio construtto a similitudine delle tortili forme marine, biancheggiante in un color di madreperla su cui diffondendosi l'umida salsedine pareva creare nelle concavità della pietra qualche cosa di fresco, di argenteo e di gemmante onde suscitavan esse un'imagine vaga di schiuse valve perlifere su le acque natali".

Ca' Dario


"Lo strepito di un'acclamazione sorse dal traghetto di San Gregorio, echeggiò pel Canal Grande ripercotendosi nei dischi preziosi di porfido e di serpentino che ingemmano la casa dei Dario inclinata come una cortigiana decrepita sotto la pompa dei suoi monili".

Calle Gàmbara

"Passiamo per la Calle Gàmbara. Non volete sapere la storia della contessa di Glanegg?"

Il Ponte di Rialto




"ed ecco, il Ponte di Rialto mostrò il suo ampio dorso, già tutto strepitoso di vita popolare, carico delle sue botteghe ingombre, odorante di ortaggi e di pesci, simile a una smisurata cornucopia che riversasse intorno per le rive l'abondanza dei frutti terrestri e marini a nutrirne la Città Dominante".

Il Fondaco dei Turchi


(Carlo Naya, ca. 1860)

"il Fondaco dei Turchi, avorio meravigliosamente trascolorato e consunto, simile al portico superstite d'una meschita in ruina".

Il chiostro di Sant'Apollonia


"Imaginate un piccolo chiostro segreto, aperto su un ordine di colonne assottigliate ed accoppiate come le monache quando passeggiano digiune al sole, delicatissime, non bianche, non grige, non nere, ma del più misterioso colore che mai abbia dato alla pietra quel gran maestro colorista che si chiama il Tempo; e, nel mezzo, un pozzo; e, sul margine solcato dalla fune, una secchia senza fondo. Le monache sono scomparse, ma credo che le ombre delle Danaidi frequentino il luogo..."

Il Labirinto di Villa Pisani a Strà



"Un cancello di ferro rugginoso lo chiudeva, tra due pilastri che portavano due Amori cavalcanti delfini di pietra. Non si scorgeva di là dal cancello se non il principio di un tràmite e una sorta di selva intricata e dura, un'apparenza misteriosa e folta. Dal centro dell'intrico s'alzava una torre, e in cima della torre la statua d'un guerriero pareva stesse alle vedette".

Murano, Fondamenta dei Vetrai


"... dopo un lungo intervallo in cui entrambi non avevano udito se non la cadenza dei loro passi per la Fondamenta dei Vetrai illuminata dalla fulgore innumerevole delle fragili opere che rimepivano le mostre delle botteghe contigue".



Ultimi aggiornamenti

Ho completato la lettura del romanzo di D'Annunzio e aggiungo qui di seguito gli ultimi due luoghi citati.

Rio della Panada


"Furono quelle le sue peggiori agonie, in quel tristissimo rio della Panada che ha al suo termine un ponte, di sotto al cui arco appare l'isola mortuaria di San Michele nella laguna aperta".

San Canciano


"Il vecchio palazzo gotico, all'angolo di San Canciano, era come una ruina sospesa..."

Isola di San Francesco del deserto


"Sbarcarono nell'isola di San Francesco. Qualche cipressetto giovine li accolse timidamente. Nessun viso umano apparve."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Magnifiques photos d'une région, et d'un pays tout entier, que je ne connais pas mais dont je rêve.
Un jour viendra...

Merci pour ce très beau billet, Edmea.

V.

Chez Edmea ha detto...

Merci beaucoup Valdelia!
Le livre, comment Venise, est très interessant!

Buona giornata

stef* ha detto...

Merci pour ce beau billet, Edmea !

Chez Edmea ha detto...

Merci à Vous stef* pour votre commentaire et pour votre inscription.

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