Dresda, 25 febbraio 1866 - Birgitz, 14 settembre 1944
Figura di primo piano del pittorialismo internazionale di inizio Novecento, in stretto rapporto con Alfred Stieglitz ed Edward Steichen, i due maggiori rappresentanti del movimento, Kühn ha anche sviluppato un'opera modernista, di gran lunga in anticipo rispetto ai suoi tempi, pur nell'ambito limitato della sua vita familiare.
Agli esordi della sua carriera, intorno al 1895, Kühn incontra, negli ambienti del "Camera Club" di Vienna, Hugo Henneberg e Hans Watzek, con i quali fonda il "Trifolium". I tre sperimentano le nuove tecniche di stampa fotografica, in particolare la gomma bicromatata, un procedimento messo a punto dal francese Robert Demachy e che, se applicato al pennello, conferisce alla stampa un aspetto pittorico. Le fotografie che questi artisti realizzano in formati di grandi dimensioni, rivelano il loro desiderio di cimentarsi con la pittura.
In seguito, sotto l'influsso del suo amico Alfred Stieglitz, Kühn passa da un impressionismo "romantico" ad uno stile essenziale, quasi astratto, in cui contano soltanto lo studio della luce e la potenza espressiva dei valori che riflettono l'evoluzione della Secessione viennese con la quale l'artista è solito esporre. Kühn è altresì uno dei maestri indiscussi dell'autocromo, tecnica dai colori ricchi e delicati, messa a punto dai fratelli Lumière ma i cui migliori interpreti furono i pittorialisti anglosassoni.
Con immagini dall'impaginazione audace ed estremamente semplificate, Kühn si è imposto come una delle figure centrali del pittorialismo internazionale.
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Frank Eugene, Alfred Stieglitz, Heinrich Kühn e Edward Steichen
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