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La principessa fotografa Anna Maria Borghese


Figlia di Gaetano de Ferrari, duca di Genova e dell’arciduchessa Maria Annenkov, figlia adottiva dell’imperatore di Russia, Anna Maria nasce il 23 marzo 1874 nel castello di Montallegro.
Il 23 maggio 1895 sposa a Genova il principe di Sulmona Scipione Borghese (Migliarino, 1871 – Firenze, 1927), figlio di Paolo e dell’ungherese Ilona Apponyi.
Con Scipione, che si era stabilito a Parigi dal 1893 per frequentare i corsi dell’Ecole libre des Sciences sociales et politiques, si trasferisce nella capitale francese, dove nasceranno le due figlie Santa (1897-1997) e Livia (1901-1969).

Successivamente, con i diversi impegni di Scipione nell’amministrazione del patrimonio familiare, sia nella tenuta di Pantano nell’Agro romano, sia sulla riviera bresciana del Garda, nonché quelli di parlamentare alla Camera dei deputati (dal 1904 al 1908), Anna Maria si stabilisce a Roma, nel palazzo della famiglia Borghese.
Trascorrerà sempre comunque molto tempo anche nelle varie altre residenze di famiglia, privilegiando in particolare quella di Isola del Garda, la villa in stile neogotico-veneziano fatta costruire dai genitori tra il 1890 e il 1893, su progetto dell’architetto Rovelli.
«Intrepida e appassionata viaggiatrice [...], della quale Don Scipione dice che ‘ama talmente i viaggi, che pur di viaggiare andrebbe persino in ferrovia’» (L. Barzini, La metà del mondo vista da un’automobile. Da Pechino a Parigi in sessanta giorni, Milano, Hoepli, 1917 [I ed. 1908], p. 34), fin dai primi anni di matrimonio Anna Maria è a fianco di Scipione nelle diverse avventure ed esplorazioni che, per mare o per terra, spesso attraverso regioni impervie e poco note, la condurranno fino alle coste del Pacifico.

Nel 1898, dotata di una Bulls-Eye Special N. 2, appena messa in commercio dalla Kodak, fotografa un primo viaggio nel Mediterraneo, a bordo della “Vesta” del Lloyd Adriatico, lungo le coste dell’Asia Minore (in Turchia, in Libano e in Palestina).
Il 14 gennaio1900, si imbarca da Brindisi per Porto Said sul piroscafo “Osiris” della Peninsular, insieme al conte Alfredo de Chabannes e a sua moglie, contessa Armande de Polignac, gli amici francesi che accompagneranno i Borghese per tutta la prima parte del lungo viaggio in Oriente nel corso del quale visiteranno il Libano, la Siria, la Mesopotamia, Babilonia e le varie località lungo l’Eufrate, fino a Bassora e al Golfo Persico; il viaggio, puntualmente raccontato da Scipione nel volume In Asia: Siria, Eufrate, Babilonia (Bergamo, Istituto Italiano d’Arti Grafiche, 1903, con 265 illustrazioni e una carta), in gran parte illustrato proprio con fotografie della principessa, proseguirà poi anche in Persia, Uzbekistan, Turkestan e quindi, attraverso il Mar Caspio, di nuovo in Europa.
Anna Maria accompagna quindi il marito fino a Pechino, nel 1907, per la celebre gara automobilistica che lo vide protagonista e vincitore, insieme al suo meccanico Ettore Guizzardi e all’inviato del “Corriere della Sera” Luigi Barzini. Partiti da Napoli nei primi giorni di aprile e giunti per mare a Pechino i primi di giugno, in vista della gara il principe Scipione si inoltrò per la strada di Kalgan, per esplorarne e studiarne il percorso. «La Principessa Anna Maria sua moglie, insieme ad una signora amica, lo aveva accompagnato nell’aspra cavalcata, e le due signore, munite anch’esse dei loro bambù misuratori, avevano pure lavorato come semplici agrimensori alla verifica delle minime larghezze.» (L. Barzini, op. cit., p.19). Dopo aver percorso sull’Itala la prima tappa del raid, da Pechino a Nan-kow, il 10 giugno 1907, la principessa torna a Pechino in ferrovia e da qui prosegue il viaggio, giungendo fino in Giappone e riprendendendo poi la via dell’Europa attraverso la Transiberiana. Lungo il viaggio si fermerà a Mosca, dove si troverà il 10 agosto, proprio quando il marito con il suo equipaggio, dopo numerose peripezie e incidenti di percorso, entreranno trionfanti a Parigi per la conclusione della gara.
Nel 1913 Anna Maria è con Scipione in un altro viaggio nel Mediterraneo, dalla Sicilia in Tunisia e lungo le coste del Nord Africa.
In questi anni, mentre si intensifica l’impegno militare di Scipione, che nel 1912 partecipa alla guerra in Libia, anche Anna Maria sembra avviarsi verso un maggiore coinvolgimento personale nella vita pubblica. Attiva in particolare come crocerossina, dal mese di giugno 1915 è anche presidente dell’Unione Nazionale delle Giovani Esploratrici Italiane.

Dopo aver prestato soccorso durante il terremoto di Avezzano (1915), è impegnata, durante la Prima guerra mondiale (1915-1917), in supporto ai servizi infermieristici presso il Fronte italo-austriaco, per i quali fu poi insignita anche di medaglia d’argento al valore, per aver collaborato, nonostante fosse ferita, allo sgombero di un ospedale sotto bombardamento.
Dopo la guerra, fotograferà ancora soprattutto la propria cerchia familiare e, dopo il matrimonio della figlia Livia con il conte Alessandro Cavazza (1920), la nascita del primo nipote e la morte della madre (nel 1923), trascorre gli ultimi anni della sua vita soprattutto a Isola del Garda, dove muore il 25 novembre 1924.
Il suo corpus fotografico, conservato dagli eredi presso la residenza di Pantano Borghese, e riunito in una serie di circa ottanta album, molti dei quali forniti direttamente dalla Kodak per la raccolta delle immagini riprese con le Bulls-Eye, comprende circa 8.000 stampe fotografiche, tutte riprese con la stessa camera tra il 1898 e il 1924.

http://www.grafica.arti.beniculturali.it/borghese/biografia.htm


Bois de Boulogne, Parigi, 1900


Riva del Garda, 1906


Riva del Garda, 1907


Giappone, 1900

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