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Urawa 1889 - Hayama Isshiki 1964
E' una delle più importanti figure della storia della fotografia moderna giapponese. Il suo lavoro spazia dal pittorialismo degli anni Venti alla fotografia moderna con influenze Bauhaus degli anni Trenta per concludersi con uno sguardo volutamente astratto dalla realtà negli anni del secondo conflitto mondiale.
I primi lavori di Nojima sono caratterizzati da una densità di toni e da un'aria malinconica tipici del pittorialismo, dovuti da un lato ai procedimenti di stampa ai pigmenti utilizzati (soprattutto la stampa alla gomma e al bromolio) e dall'altro alla sua finissima sensibilità.
Negli anni Trenta il suo stile cambia drasticamente, grazie alle influenze delle nuove tendenze della fotografia tedesca: abbandona la stampa ai pigmenti per la gelatina a sviluppo e di conseguenza adatta l'estetica dell'immagine al nuovo medium.
Per Nojima il vedere era tutto e non si privava mai della macchina fotografica. Egli registrò, protesse e pubblicò la "bellezza" che vide e scoprì nel mondo che lo circondava.
Non uscì mai dal Giappone, ma l'apertura delle sue idee lo porta oggi all'attenzione del pubblico internazionale. Egli fu un grande maestro della fotografia come pura forma d'arte, interpretò i due movimenti artistici del pittorialismo e del modernismo appropriandosi dei loro linguaggi espressivi in maniera personale.
http://www.fotomuseo.it/mostre/archivio/2011/Nojima.asp
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