Cerca nel blog

Icona RSS Icona-Email Icona-facebook Icona-twitter Icona-google+ Follow Me on Pinterest

Alexander Calder



Come ricorda Google, oggi è il 113° anniversario della nascita di Alexander Calder.

Lawton, Pennsylvania, 22 luglio 1898 – New York, 11 novembre 1976

E' stato uno scultore statunitense.

È famoso per l'invenzione di grandi sculture di arte cinetica chiamate mobili.
Oltre che alle opere di scultura, mobile e stabile, Alexander Calder si dedicò anche alla pittura, alle litografie, a progettare giocattoli, arazzi e tappeti.

Calder proveniva da una famiglia di artisti. Il nonno, lo scultore Alexander Milne Calder, nacque in Scozia ed emigrò a Philadelphia nel 1868. È l'autore della colossale statua di William Penn in cima alla torre di Philadelphia City Hall. Il padre, Alexander Stirling Calder, è stato anch'esso uno scultore noto, ha prodotto molti monumenti pubblici, per lo più a Philadelphia. La madre, Nanette Lederer Calder, era una ritrattista professionista che aveva studiato presso l'Académie Julian e alla Sorbonne a Parigi dal 1888 al 1893 circa.
Essa si spostò in seguito a Philadelphia per frequentare l'Accademia d'Arte della Pennsylvania (Pennsylvania Academy of the Fine Arts), dove incontrò Alexander Stirling Calder. Si sposarono il 22 febbraio 1895.
Un anno dopo, nel 1896, nasceva la sorella di Alexander Calder, Margaret "Peggy" una delle personalità importanti nella fondazione del Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive. Nel 1902, all'età di quattro anni, Calder posò nudo per la scultura del padre The man Cub (il cucciolo dell'uomo), che oggi si trova al Metropolitan Museum of Art di New York. Nello stesso anno, Calder completava la sua prima scultura, un elefante d'argilla. Tre anni dopo, quando Calder aveva l'età di sette anni e sua sorella nove, Stirling Calder contrasse la tubercolosi e i genitori di Calder si trasferirono in un ranch a Oracle in Arizona, lasciando i figli alla cura di amici di famiglia per un anno. I bambini raggiunsero i genitori in Arizona alla fine del mese di marzo del 1906 e lì rimasero fino all'autunno dello stesso anno.

Dopo l'Arizona, la famiglia Calder si trasferì a Pasadena, California. Lì, il seminterrato della casa di famiglia divenne il primo studio di Alexander, ed egli ricevette il suo primo set di strumenti. Usava avanzi di filo di rame che riusciva a trovare per strada e le perline delle bambole della sorella per creare gioielli. Il 1 gennaio 1907, la madre lo portò con sè al Tournament of Roses dove poté osservare una corsa di carri trainati da cavalli. Questo evento divenne più tardi il modello del finale degli spettacoli dei circhi di filo di Calder.
Nel 1909, quando era al quarto anno di scuola, Calder creò, come regalo di Natale per i propri genitori, una cane e una papera da un foglio di ottone. Queste sculture erano tridimensionali e la papera era cinetica, poiché dondolava se sfiorata. Queste opere sono frequentemente citate come esempi dell'abilità precoce di Calder.
Nel 1910, la guarigione di Stirling Calder, il padre, fu completa e la famiglia tornò a Philadelphia, dove Alexander frequentò per breve tempo la Germantown Academy, e successivamente a Croton-on-Hudson a New York. A Croton, durante i primi anni di scuola, Calder strinse amicizia con il pittore Everett Shinn, con il quale costruì un sistema di treni meccanici con propulsione a gravità. Calder stesso lo descrisse così:
Facevamo correre il treno su rotaie di legno tenute da chiodi; un pezzo di ferro che correva giù per la pendenza accelerava le carrozze. Illuminavamo addirittura alcune vetture con luci di candela.
Dopo Croton, i Calder si trasferirono a Spuyten Duyvil per essere più vicini al Tenth Street Studio Building di New York, dove Stirling Calder aveva affittato uno studio. Durante la permanenza a Duyvil, Calder frequentò la Yonkers High School.
Nel 1912, Stirling Calder venne eletto alla carica di direttore del Dipartimento di Scultura della Panama Pacific International Exposition a San Francisco.

Iniziò a lavorare sulle sculture per l'esposizione che si tenne nel 1915. Durante gli anni di scuola superiore di Alexander, tra il 1912 e il 1915, la famiglia fece la spola tra New York e la California. In ogni nuova abitazione, comunque, i genitori di Calder destinarono la cantina come atelier per il figlio. Alla fine di questo periodo, Calder, quando i suoi genitori tornarono a New York, rimase con i propri amici in California, così da potersi diplomare alla Lowell High School di San Francisco. Calder sì diplomò nel 1915.
Sebbene i genitori di Calder avessero incoraggiato la sua creatività quando era bambino, essi non desideravano che i propri figli divenissero artisti, sapendo che li avrebbe attesi una carriera incerta e finanziariamente difficoltosa. Così, nel 1915, Calder decise di studiare ingegneria meccanica dopo aver saputo della disciplina da un compagno di classe della Lowell High School, tale Hyde Lewis. Stirling Calder iscrisse perciò il figlio allo Stevens Institute of Technology di Hoboken, New Jersey.
Durante il suo anno da matricola allo Stevens, Calder si unì alla squadra di football e si allenò con la squadra per tutti i quattro anni seguenti, senza mai giocare una partita. Giocò anche a lacrosse, per il quale era più portato. Era membro della confraternita Delta Tau Delta. Eccelleva in matematica.
Nell'estate del 1916, Calder trascorse cinque settimane di formazione al Plattsburg Civilian Military Training Camp. Nel 1917, entrò a far parte dello Student's Army Training Corps, Sezione Navale, allo Stevens e venne nominato guida del battaglione.

Ho imparato a parlare lateralmente alla bocca e non sono mai state del tutto in grado di correggermi da allora.

Calder si laureò presso lo Stevens nel 1919. Per diversi anni a seguire, eseguì numerosi lavori di ingegneria, come ingegnere idraulico e come disegnatore per la New York Edison Company, senza però sentirsi soddisfatto di nessuno di questi ruoli.
Nel giugno 1922, Calder iniziò a lavorare come fuochista nella sala caldaie della nave H. F. Alexander. Mentre la nave era in viaggio tra San Francisco e New York City, Calder vide in prossimità delle coste del Guatemala il sole sorgere e contemporaneamente la luna tramontare su oppositi orizzonti. Così ne parlò nella propria autobiografia:
Era mattino presto e il un mare era calmo al largo del Guatemala, quando sopra il mio giaciglio - una corda arrotolata - vidi l'inizio di una fiammeggiante alba da una parte e la luna che pareva una moneta d'argento dall'altra.
Quando la H.F. Alexander attraccò a San Francisco, Calder viaggiò fino ad Aberdeen, Washington, dove la sorella viveva con il marito, Kenneth Hayes. Calder trovò impiego come addetto al controllo delle ore di lavoro in una segheria. Lo scenario montuoso lo ispirò a scrivere a casa per richiedere colori e pennelli. Poco dopo, decise di tornare a New York per intraprendere la carriera di artista.

http://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Calder




3 commenti:

Angelo G. ha detto...

Io l'ho scoperto solo da ieri con google, comunque quello che ha fatto mi piace.

Chez Edmea ha detto...

Piace anche a me e... bel blog, molto simpatico!

Angelo G. ha detto...

Grazie, anche il tuo è bello e molto particolare.

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Followers

 
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. - Ogni lettore è responsabile personalmente dei commenti lasciati nei vari post. Si declina ogni responsabilità per quanto scritto da chiunque: anonimi o utenti registrati. - Le immagini pubblicate nel blog, che sono state prelevate dalla Rete, riportano i link con l'indicazione della fonte. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore, si prega di avvisare via e-mail e verranno immediatamente rimossi.
Chez Edmea Design by Insight © 2009