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Fondato nel 1892 da Dorville, il Cabaret du Néant (detto anche "La Taverna dei Morti") aprì la sua prima sede a Parigi (per poi ampliarsi anche a New York). La costruzione purtroppo non esiste più, ma sappiamo che si trovava al n° 34 del Boulevard de Clichy.
Dopo essere entrati nel locale, gli spettatori seguivano un "monaco" che li portava nella vera e propria sala (detta "salle d'intoxication"). Qui tra i muri anneriti (a causa di un lampadario a candele costruito con vere ossa umane)potevano ordinare da bere stando comodamente seduti ai loro tavoli a forma di bara. I camerieri erano in abiti funebri.
Un cabaretista richiamava la loro attenzione alle immagini di figure che si confondevano con quelle di scheletri dipinti. Mentre le campane davano i loro rintocchi e una marcia funebre suonava, il monaco accompagnava il pubblico in una seconda sala dove veniva chiesto a un volontario di salire sul palco e infilarsi in una bara posta in verticale.
La povera vittima veniva, poi, avvolta in un sudario bianco lasciando gli spettatori senza fiato gli spettatori grazie a un effetto ottico simile ai raggi X che permetteva di osservare lo scheletro del prescelto.
Con un effetto simile veniva creato anche lo spirito che spesso girava attorno ai tavoli nella sala del Café.
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2 commenti:
Ce document est très intéressant, tant sur le plan des photographies que sur le commentaire. La mort a de tout temps horrifié ou fasciné les hommes. De là à en faire un club d'aussi mauvais goût, plutôt comique et ridicule, il y a un pas que je franchissais vraiment pas. Nous faisons commerce de tout !
Roger
Malgré le mauvais goût, je pense que le Cabaret du Néant a donné de nombreux stimulations à beaucoup d'artistes, écrivains et autres.
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