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Mariano Fortuny


Nato a Granada nel 1871, dopo la morte del padre, Mariano Fortuny y Marsal, si trasferisce a Parigi con la madre e la sorella , presso lo zio materno Raymondo de Madrazo. Qui avvengono i primi approcci con il mondo dell'arte e del teatro. nel 1889 si trasferisce con la famiglia a Venezia ed inizia a frequentare l'Accademia di Belle Arti inizia la sua opera di pittore.
Nel 1896 il suo primo premio per un'esposizione di pittura a Monaco di Baviera, ma il suo interesse primario si rivolge al mondo teatrale, esegue numerosi impianti scenografici e deposita brevetti concernenti i sistemi di illuminazione indiretta e la cupola che porterà poi il suo nome (1904).In seguito iniziò con l'aiuto della moglie Enriette, a mettere a punto sistemi di stampa sui tessuti e sistemi per eseguire il plissè sulla seta (abiti delphos). Nello stesso periodo comincia a produrre le lampade in seta decorata, dando vita ad un laboratorio di produzione che culminò con l'apertura della fabbrica alla Giudecca nel 1919 e show rooms a Parigi e Londra.
Nel 1923 a Barcellona si apre una mostra esclusiva dedicata alle opere di Mariano Fortuny nella quale viene dato particolare risalto alle stoffe e alle lampade in seta.

Di qui in avanti è tutto un susseguirsi di esposizioni e attività culturali che legittimano Mariano Fortuny, quale esponente di rilievo del mondo artistico culturale europeo e di oltre Atlantico.

Nel 1925 le lampade di Mariano Fortuny vengono utilizzate per l'esposizione “Trajes Regionales” di Madrid.
Negli anni successivi Fortuny viene nominato membro del comitato per la biennale di Venezia, medaglia d'argento al merito del lavoro da parte del ministero del lavoro spagnolo, socio dell'Ateneo Veneto, Vice console onorario di Spagna.

L'attività di mariano Fortuny subisce una battuta d'arresto coincidente con la crisi del 1929, la sua opera proseguirà comunque con alterne vicende fino all'inizio della 2° guerra mondiale, da qui in poi sia per le difficoltà oggettive dovute agli eventi bellici che alle condizioni di salute, le opere di Mariano Fortuny subiranno un progressivo decadimento che culminerà con la sua morte nel 1949.

Ora a parte la Fabbrica di tessuti della Giudecca che a pieno titolo prosegue magistralmente la produzione di tessuti stampati, altri si sono cimentati nell'esecuzione, (alcuni in modo pregevole) delle lampade in seta. Solo però l'Archeo Venice Design s.r.l. è riuscita a mettere a punto una tecnologia per la produzione in vetro delle lampade ideate da Mariano Fortuny che pur mantenendo l'aspetto formale degli originali presenti nel museo omonimo, utilizza materiali diversi.

Le difficoltà tecnologiche, la sperimentazione sull'utilizzo dei materiali termoformabili in relazione alle decorazioni, l'opera dell'ingegno prestata per ottenere i risultati finali hanno consentito all' Archeo Venice Design s.r.l. di ottenere dei brevetti industriali , proprio per la sostanziale diversità dalle opere originali.

http://www.archeovenicedesign.com/204_44/default.ashx



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