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La Contessa di Castiglione


Virginia Oldoini, nota come la contessa di Castiglione, nata marchesina Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini e divenuta poi per nozze contessa Virginia Verasis Asinari Oldoini (Firenze, 23 marzo 1837 – Parigi, 28 novembre 1899), è stata una nobildonna italiana.

Suo padre, il marchese Filippo Oldoini, era nato a La Spezia il 25 febbraio 1817, primo deputato della Spezia, nel 1848, al parlamento del regno di Sardegna, in seguito ambasciatore d'Italia a Lisbona. Sua madre, la marchesa Isabella Lamporecchi, era nata a Firenze, figlia di Luisa Chiari, ballerina di teatro, e del grande giureconsulto Ranieri Lamporecchi.

Irrequieta, estremamente consapevole della propria bellezza e intrigata fin da giovanissima da storie galanti, ma anche ambiziosa e intelligente, sposò a 17 anni il conte Francesco Verasis Asinari, di Costigliole d'Asti e Castiglione Tinella, dal quale ebbe un figlio, Giorgio Verasis Asinari, erede del titolo.

Il matrimonio la introdusse alla corte dei Savoia, dove ebbe gran successo con il re Vittorio Emanuele II, ma anche con i fratelli Doria, il banchiere Rothschild e Costantino Nigra, ambasciatore del Piemonte sabaudo in Francia.
Considerate la sua intraprendenza e le sue doti di fascino, forse un po' imbarazzanti per il parente ma molto utili per il politico, il cugino Cavour nel 1855 la inviò in missione alla corte francese di Napoleone III per perorare presso l'imperatore l'alleanza franco-piemontese.
La gran presenza mondana e seduttiva della contessa (la principessa di Metternich la definì "una statua di carne") diede i risultati attesi: ospitata lussuosamente a Compiègne, mondanissima, costosissima, la contessa fu per un anno l'amante pressoché ufficiale dell'imperatore, suscitando invidie, grande scandalo e la furia della cattolicissima imperatrice Eugenia. La rivalità giunse al punto che, essendo stato l'imperatore oggetto di un attentato nella casa della contessa in Rue Montaigne, si disse che si fosse trattato di una messinscena orchestrata dall'imperatrice stessa per danneggiare la rivale.

L'intrigo diede comunque i suoi buoni frutti, con l'appoggio francese alla partecipazione italiana alla Guerra di Crimea, ma la fortuna della contessa cominciò ad appannarsi.
Il marito chiese ed ottenne il divorzio e morì infine in un incidente; Vittorio Emanuele, divenuto re d'Italia, non fu poi così generoso e la vita dispendiosa della Castiglione si fece sempre più difficile. Anche dal ritorno in Francia non ricavò granché. Si stabilì tuttavia a Parigi, in un ammezzato di Place Vendôme, chiudendosi nel lutto per la propria bellezza in disfacimento, rifiutando perfino proposte di nuovi e ricchi matrimoni.

Morì nella sua casa di Rue Cambon 14, dove era stata costretta a trasferirsi dopo essere stata sfrattata, nel 1893, dal prestigioso appartamento di Place Vendôme, essendo stato acquistato l'intero stabile dal gioielliere Boucheron.

Le sue carte, che testimoniavano i contatti da lei avuti con molti importanti personaggi dell'epoca, furono sottratte e - si dice - bruciate dalla polizia subito dopo la sua morte.

È sepolta al cimitero del Père Lachaise, a Parigi.

http://it.wikipedia.org/wiki/Virginia_Oldoini


2 commenti:

mario ha detto...

Molto interessante; in questo periodo di celebrazione del 150° dell'unità d'Italia si riscoprono personaggi dell'epoca e, certamente, la Contessa di Castiglione è uno di questi. Sembra fosse una donna bellissima, controcorrente, spregiudicata e affascinante.

Chez Edmea ha detto...

Molti ne parlano male, ma non so se è proprio così.
Credo sia comunque un personaggio particolare... E infatti ha meritato un post :-D

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