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Willy Ronis


Parigi, 14 agosto 1910 – Parigi, 12 settembre 2009

E' stato un fotografo francese che si è dedicato alle immagini prese dal vivo (sur le vif) e in bianco e nero. Fu uno dei più importanti rappresentanti del movimento che si è chiamato la fotografia umanistica.

Willy Ronis era figlio di un emigrato ebreo di Odessa, in Ucraina, e di una pianista ebrea lituana, sfuggiti dai pogrom all'inizio del XX secolo. Melomani, si incontrarono in una compagnia di esiliati russi e si stabilirono nel IX arrondissement di Parigi. Dopo aver lavorato in un studio di fotografia famoso, il padre aprì il proprio studio sotto lo pseudonimo di Roness. Willy nacque a Parigi ai piedi della collina di Montmartre.
Nel 1929, Willy Ronis s'iscrisse alla facoltà di diritto, benché sperasse di divenire compositore. Ma, quando tornò dal servizio militare, nel 1932, il padre, assai malato, gli chiede di aiutarlo allo studio. Non si interessava molto alla fotografia convenzionale, ma si entusiamò per le mostre fotografiche. Le sue opinioni politiche lo portavano chiaramente a sinistra: fece fotografie per le manifestazioni operaie del 1934. Nel 1936, il padre morì, il studio venne venduto e la famiglia se ne andò nel XI arrondissement di Parigi.
Da questo momento, si dedicò al reportage. Con il sviluppo del movimento del Fronte popolare, ideali comuni accomunavano Ronis a Robert Capa ed a David «Chim» Seymour, fotografi allora già famosi. Incontrò anche Kertész, Brassaï e Cartier-Bresson. Ma, in confronto alla visione di quest'ultimi, Willy Ronis sviluppò una vera originalità, segnata dall'attenzione portata all'«armonia corale dei movimenti di follia ed alla goia delle feste popolare».
Dopo la Seconda guerra mondiale, entrò nell'agenzia Rapho e, col sostegno del suo amico Roméo Martinez, collaborò alle riviste Regards, Time e Life.
Belleville-Ménilmontant, Sur le fil du hasard e Mon Paris sono fra i libri più importanti pubblicati da Ronis. Si è detto che era, con Robert Doisneau e Édouard Boubat, «uno dei fotografi maggiori di questa scuola francese del dopo guerra che ha saputo conciliare con ingegno i valori umanistici e le esigenze estetiche del realismo poetico». Partecipò negli anni 1950 al Groupe des XV, ai fianchi di Robert Doisneau, Pierre Jahan o René-Jacques, per difendere la fotografia come vera espressione artistica.Nel 1953 Edward Steichen, Robert Doisneau, Izis e Brassaï, per una esibizione al Museum of Modern Art di New York intitolata "Five French Photographers". Nel 1957 ottiene la biennale di Venezia lo selezionò, insieme a Henri Cartier-Bresson, gli conferisce la medaglia d'oro.
Negli anni 1970-1980, in parallelo alle sue attività di fotografo, dedicò gran parte del proprio tempo all'insegnamento: alla Scuola di Arte di Avignone, poi alle facoltà di Aix-en-Provence e di Marsiglia, dove creò un corso di storia della fotografia. Nel 1972, si sistemò a L'Isle-sur-la-Sorgue (nel dipartimento della Valchiusa).
Nel 1983, seguendo i consigli di Guy Le Querrec, Claude Nori pubblicò la sua prima monografia Sur le fil du hasard, opera che otterrà il premio Nadar e che l'incoraggierà a tornare sulla scena per nuovi progetti.
In questo stesso 1983, ha fatto dono della sua opera allo Stato francese.
Nel 2001, creò la sua ultima serie di fotografie.
Oggi, l'opera di Willy Ronis è esposta nel mondo intero e le sue immagini figurano nelle collezioni più famose dei più grandi musei.
Morì nella notte tra l'11 e il 12 settembre 2009, all'età di 99 anni

http://it.wikipedia.org/wiki/Willy_Ronis



6 commenti:

VenetiaMicio ha detto...

Un de mes photographes préférés.
Connais-tu ce livre : Belleville Ménilmontant Willy Ronis -Didier Daeninckx- chez Hoëbeke.
Magnifique !
Il disait sur ce quartier...: En dépit des changements profonds survenus depuis, une nouvelle population, en majorité jeune, s'installe volontiers là-haut, car, malgré tout, il y demeure des espaces peu dénaturés. Mais surtout, il y a cette lumière incomparable des quartiers collines. Et cel, personne ne pourra jamais le démolir.
Encore un beau billet, merci Chiara
bisous
Danielle

Chez Edmea ha detto...

Oui, je connais ce livre. Chaque fois, je le prends et dans le meme moment je chante "Ménilmontant" de Charles Trenet :-D
Et Ronis est un de mes photographes préférés aussi!

Merci!

Anne ha detto...

J'aime beaucoup les oeuvres de ce photographe. Ce sont bien plus que des photos, ce sont des tableaux émouvants. Merci de lui rendre hommage.
Anne

Chez Edmea ha detto...

Merci à toi, Anne pour le commentaire. J'ai dit à Danielle: Ronis est un de mes photographes préférés. :-D

Aloïs ha detto...

Qui aime Paris ne peut qu'aimer ce phototgraphe.
C'est vraiment le photographe de Paris

Chez Edmea ha detto...

Oui, tu as raison; Paris est magnifique dans ses photos!

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